L’eiaculazione precoce è una delle più comuni disfunzioni sessuali negli uomini, con un’incidenza che varia dal 21% al 31%.
Dato che molti medici non fanno indagini sulle disfunzioni sessuali dei propri pazienti e che i pazienti sono restii a parlare con il medico di questi argomenti, l’eiaculazione prematura rimane un disturbo sottostimato nella pratica clinica.
L’eiaculazione prematura può avere un significativo impatto sulla qualità di vita del paziente e della sua partner sessuale, con conseguente distress psicologico e perdita dell’autostima.
Sembra che l’eiaculazione precoce non abbia una singola eziologia, e i trattamenti devono pertanto basarsi sia su componenti neuropsicologiche che comportamentali.
Sebbene nessuna terapia sia stata attualmente approvata dall’FDA ( Food and Drug Administration ), i farmaci che hanno mostrato un certo successo comprendono: inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ), antidepressivi triciclici, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, e gli anestetici per uso topico.
Tra le tecniche comportamentali, da segnalare quella tesa a ridurre l’input sensoriale. ( Xagena2007 )
Payne RE, Sadovsky R, Cleve Clin J Med 2007; 74 Suppl 3: S47-53
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